Fake news fantastiche e dove trovarle

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Cosa sono le “fake news”

“Fake news” è un’espressione inglese traducibile in italiano con “notizie false”. La si utilizza per indicare quelle fonti che “inventano del tutto le informazioni, disseminano contenuti ingannevoli, distorcono in maniera esagerata le notizie vere”.

Vengono create per disinformare, possono orientare gli elettorati, modificare le agende governative, dividere i cittadini in opposte ed agguerrite fazioni.

Si muovono e fanno danni principalmente sui social network.

La questione si è fatta molto seria ormai da tempo.

Il primo Paese che ha messo alle strette i colossi del web è stato l’Australia che, proprio qualche settimana fa, ha firmato un codice di condotta contro le fake news elaborato da Facebook, Google, Twitter, Microsoft, TikTok e Redbubble.

L’obiettivo è proprio quello di contrastare le false informazioni su Internet.

Ma, come sostiene un team internazionale di ricercatori, a guida italiana, pubblicato nei giorni scorsi su Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS), sarebbe inutile contrastare il dilagare di notizie false sui social network mettendo un freno ai ‘falsari’ senza un cambiamento nel comportamento degli utenti.


Quindi attenzione!

In prima linea ci siamo noi. Come possiamo riconoscere le fake news e evitare di diffonderle “per sbaglio”?

Anzitutto non tutto è fake news quello che luccica, è utile fare una distinzione tra:

disinformazione: creazione e condivisione consapevole di informazioni che si sa essere false;

misinformazione: la condivisione involontaria di informazioni false.

A chiunque può capitare di condividere informazioni non vere. Non tutti, però, lo fanno con l’obiettivo di ingannare chi legge.

E, soprattutto, chi produce involontariamente un’informazione falsa tende poi a rettificarla e/o integrarla appena emergono nuovi elementi.

Lo stesso non vale per chi vuole diffondere disinformazione in maniera consapevole.

Come riconoscerle

6 cose da fare per verificare se una notizia è vera oppure no:

1. Controlla l’URL: spesso non ce ne accorgiamo, ma il sito su cui stiamo cliccando è una copia di uno più famoso

2. Leggi la pagina “Chi Siamo”: molti siti che diffondono “fake news” spesso hanno un disclaimer in cui indicano che si tratta di un sito di satira

3. Occhio alle dichiarazioni: se provengono da una persona nota, basta selezionare la frase e lanciare una ricerca su Google tra virgolette. In questo modo si può controllare se le stesse parole sono state riprese anche da altre fonti; in caso contrario, meglio approfondire

4. Segui i link: per vedere se effettivamente ti porta alla fonte che dice di linkare oppure no; in generale, è meglio essere diffidenti degli articoli che hanno pochi (o nessun) link

5. Fai una ricerca inversa delle immagini: basta andare su Google Immagini e caricare un’immagine sospetta per scoprire se è stata già pubblicata altrove o se si riferisce a un altro evento

6. Cautela, sempre! Se una storia sembra troppo bella per essere vera, oppure ti provoca una forte reazione emotiva, è meglio fermarsi e verificare con calma

Le contromisure 

Facebook ha lanciato negli Stati Uniti un servizio di segnalazione delle notizie che sono state messe in dubbio da alcune note testate di fact-checking (come Snopes o Associated Press, che fanno parte dell’International Factchecking Network e che hanno siglato il codice di condotta del Poynter Institute).

Google ha invece deciso di colpire le testate “acchiappaclick” produttrici di false notizie, bloccando la propria pubblicità sui loro domini.

In Europa diversi governi hanno lanciato proposte di legge per arginare il fenomeno. Parallelamente stanno prendendo piede iniziative di “educational fact-checking” con l’obiettivo di diffondere la cultura della verifica delle fonti nei contesti scolastici e familiari. 

E in Italia? In tempo di pandemia è stata istituita una task force anti-fake… basterà? Una cosa è certa: noi lettori possiamo fare la differenza, nelle piccole cose di tutti i giorni, anche scegliere bene quello che leggiamo e condividiamo sui nostri canali social 😉

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